Si è scelto di andare oltre confine per inaugurare una nuova stagione di San Vito Italia. Sono passati vent’anni dal 1 maggio 1999, quando le delegazioni dei paesi di San Vito si sono trovate per la prima volta a San Vito Lo Capo (Tp) per iniziare questa avventura, che continua a durare e a coinvolgere sempre nuove persone ed enti. San Vito, un santo che unisce l’Italia, ma anche l’Europa: ecco che la tappa di questo ventesimo è significativamente stata a Fiume, città croata (ma un tempo italiana) in cui la cattedrale è dedicata al giovane martire e dove san Vito è venerato da secoli, con una grande festa. Lì, la Comunità degli italiani ha accolto i pellegrini provenienti da tutta Italia nella giornata del 3 maggio scorso, durante i giorni dell’annuale meeting, ritrovo delle delegazioni e dei pellegrini sanvitesi. Erano circa un centinaio e provenivano dal nord, dal centro e dal sud Italia: Nole, Lipomo, Bagnolo San Vito, Arsiè, San Vito al Tagliamento, San Vito di Fagagna, San Vito Romano, Celle San Vito, San Vito dei Normanni, Mascalucia, Pieve Torina, Monte San Vito, Macchia di Giarre. Tanti paesi che hanno in comune la devozione al giovane martire Vito.

Il pellegrinaggio a Fiume

Da San Vito al Tagliamento, dove si sono svolti i lavori del meeting, i pellegrini hanno raggiunto la città di Rijeka (Fiume) e hanno partecipato alla celebrazione eucaristica, presieduta dal coordinatore dei parroci e parroco di Mascalucia (Catania), don Paolo Malatesta, che ha ricordato come sia importante per tutti i paesi di San Vito essere presenti in quella realtà; al rettore del Seminario diocesano, don Mario Tomljanović, presente nella cattedrale ad accogliere i pellegrini è stata consegnata una lampada a ricordo di questo pellegrinaggio, perché «la fiamma della preghiera dei paesi sanvitesi possa risplendere sempre e unire le nostre comunità nella luce del Signore risorto». Al termine della Santa Messa, animata dalla corale del duomo di Fiume, la Comunità degli italiani ha accolto i pellegrini nei locali storici dell’Unione italiana, dove hanno rivolto parole di benvenuto e illustrato la presenza italiana nella città. Quindi il presidente di San Vito Italia, Lino Secchi, ha salutato a nome di tutta l’Associazione i fiumani presenti e ha incontrato il presidente dell’Assemblea comunale degli italiani a Fiume, Moreno Vrancic, e il console a Rijeka, Paolo Palminteri. Grazie alla collaborazione della Comunità degli italiani, con la preziosa disponibilità della sig.ra Melita Sciucca, i visitatori sono stati accompagnati per le vie della città alla scoperta delle bellezze e delle stratificazioni della Fiume medievale, italiana e poi moderna. La tappa al castello e alla chiesa del Tersatto, dove Giovanni Paolo II amava ritirarsi in preghiera, hanno concluso il pellegrinaggio in terra croata.

I lavori dei delegati

Nei giorni dal 2 al 5 maggio scorsi, i delegati hanno anche partecipato ai lavori del XX Meeting dei paesi di San Vito, unendo momenti di lavoro e di revisione delle attività, nonché di programmazione per il prossimo anno, a momenti di scoperta della città di San Vito al Tagliamento, che ha ospitato la manifestazione: non sono mancate le degustazioni dei prodotti tipici locali e la partecipazione allo spettacolo/concerto degli alpini di Montecavallo, il sabato sera, presso l’auditorium comunale, dove, insieme alla presentazione e ai saluti delle delegazioni, sono state premiate anche le opere che hanno partecipato al concorso di disegno “San Vito, una santità dimostrabile”. Proprio nella sala d’ingresso della sede municipale è stata allestita, infatti, la mostra che espone tutti i disegni pervenuti alla segreteria: il disegno vincitore, realizzato dall’artista Franco Murer, diverrà un’immaginetta ricordo del XX anniversario (i disegni si possono vedere sul sito www.sanvitoitalia.it). Un altro punto di forza di San Vito Italia è stata la seconda edizione del San Vito Italia Expo: un punto di incontro, di scambio di prodotti, una mostra mercato delle tipicità italiane provenienti dai paesi di San Vito, un momento di assaggio ma anche di conoscenza e di diffusione delle specialità dolci e salate di tutte le regioni, a partire dal prosciutto San Daniele del Friuli, fino alle mozzarelle di bufala di Eboli, per passare dal vino romano e dall’olio marchigiano.

Propositi per il futuro prossimo: quello di rinsaldare le amicizie che negli anni si sono allentate e di promuovere la devozione all’amato san Vito in particolare tra le parrocchie, favorendo la partecipazione di altri delegati che possano attuare le iniziative nelle comunità locali; sono in cantiere anche alcuni progetti da attuare nelle scuole, per far sì che la devozione al santo martire si rinnovi sempre di più tra le giovani generazioni, di cui san Vito in molte parti d’Italia è protettore.

La lampada di San Vito Italia

Segno forte di questo meeting è stata anche la consegna di una lampada, opera realizzata in ferro battuto dall’artigiano Agosta di Mascalucia, alla parrocchia di San Vito al Tagliamento: la sua luce, alimentata dall’olio donato dai paesi presenti, arderà per quest’anno nella chiesa del luogo, per essere poi consegnata nel 2020 al paese che ospiterà il prossimo meeting.