«Spiritus enim e terra cum excidit in-cavernas
pumice naphthaque repletas,
vehementer incedens inflammatur vi,
inventaque in rimis aqua effluente,
auram omnino rarefactam
inflammatus incendit ignis fluens»
(epigramma di Giovanni Tzetzes, XII sec.)
Nel corso del 2020 e in questo inizio di anno, l’Etna non ha ancora smesso di mostrare la sua magnificenza e di incutere il consueto timore tra le città alle sue pendici. Piove cenere anche sulla chiesa di san Vito di Mascalucia, da dove ci giungono queste immagini suggestive.