Monte San Vito - Marche

Il territorio

Il comune di Monte San Vito vanta una posizione geografica meravigliosa a ridosso del mare Adriatico, in una zona di dolci colline, racchiuso tra il mare e gli appennini. Il centro storico è situato sulla sommità di una collina (135 m s.l.m.) fra i torrenti Triponzio e Guardengo e tutto il comune si articola, oltre al centro storico su tre frazioni: Le Cozze, Borghetto e Santa Lucia per una superficie complessiva di circa 20 kmq.

Le origini di Monte San Vito vengono fatte risalire, secondo notizie desunte da vecchi manoscritti, a due antichi castelli: Castel San Pietro o Monte San Pietro e Bitodunum, poi diventato Vitodunum, probabilmente fondato dai galli senoni nel 4° secolo a.C.Il primo documento scritto in cui si menziona Monte San Vito risale al 1053 (“Carte diplomatiche jesine”) e successivamente si ha una citazione nei “Regesti Senigalliesi” del 1155.

Nel XVI secolo l’evento più consistente fu la trasformazione urbana realizzata per via della costruzione della nuova chiesa collegiata di S. Pietro. Venne infatti aperta definitivamente la cerchia muraria e la forma chiusa ellittica delle mura si sfalda per fare posto ad un grande tempio con cupola di circa 10m. di diametro e un nuovo campanile al posto di quello del 1500.

Monte San Vito è da considerare a tutti gli effetti una “Terra Malatestiana”, perché  intorno alla metà del 1300, il dominio della Famiglia Malatesta si estese fino a questa zona e poiché si evince la forte eredità culturale ed architettonica legata ai “Signori di Rimini”: esempio concreto è Il Palazzo della Famiglia Malatesta, sede oggi del Comune di Monte San Vito e uno dei palazzi più belli del piccolo borgo.

 

La devozione a San Vito

San Vito, venerato anche come san Vito martire, fu un giovane cristiano che subì il martirio per la fede nel 303 ed è venerato come santo da tutte le chiese che lo ammettono. La sua ricorrenza è osservata  il 15 giugno.

San Vito è il patrono ed il protettore dei danzatori. Era assai venerato nel medioevo e fu inserito nel gruppo dei santi ausiliatori cioè dei santi verso i quali veniva invocata una intercessione in particolari e gravi circostanze: per ottenere guarigione da malattie particolari, dal morso di bestie velenose e da una patologia che portando a tremori e tic convulsi fu denominata “ballo di san Vito”.

Il simbolo che lo rappresenta è la palma del martirio e il calderone dentro il quale avrebbe subito il martirio. È tradizionalmente rappresentato in compagnia di due cani.

 

Tradizioni e sapori

Monte San Vito è una terra vocata alla produzione di olio extravergine di oliva con certificazione biologica. Gran parte della produzione del nostro territorio deriva da un’unica varietà, la raggia.

Il Comune è tra i soci fondatori della Associazione Nazionale Città dell’Olio con sede a Villa Parigini nel Comune di Monteriggioni (Siena), nella cittadina di Lanzo, a poca distanza da Nole: biscotti secchi cotti al forno e guarniti di zucchero caramellato.

Il territorio rientra anche nella ristretta area di produzione di famosi vitigni a livello internazionale tra cui la Lacrima di Morro d’ Alba e il rinomato e pluripremiato Verdicchio dei Castelli di Jesi.

 

Ricettività

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