Nole - Piemonte
Il territorio
Nole è un paese di origine medievale (le prime testimonianze, rilevate dagli scavi della chiesa parrocchiale, risalgono al 1100) situato a nord-ovest della provincia di Torino.
A lungo sotto la castellania di Ciriè, vicino centro cittadino sotto il controllo di Margherita di Savoia, cominciò a erigere il proprio ricetto intorno al 1300, popolando il borgo fortificato che era e fondando la sua economia prevalentemente su attività agricole. Dalla metà del XIX secolo cominciarono ad insediarsi a Nole le prime industrie, tra cui: la Fabbrica Paradiso (conceria), la Fornace Perotti, lo Stabilimento Bender & Martiny (lavorazione dell’amianto e della gomma elastica). Successivamente altri centri industriali sorsero sul territorio, alcuni dei quali sono ancora oggi tra le attività produttive d’eccellenza del paese, come l’antica Magnoni & Tedeschi, oggi Manifattura tessile di Nole.
La devozione a San Vito
Affonda le radici nel passato più remoto la devozione dei nolesi al martire Vito: già agli inizi della storia del paese si ipotizza l’esistenza di un luogo dedicato al santo, di cui è rimasto nel XVI secolo un pilone votivo con l’effigie di San Vito dipinta. Il luogo si trovava sulla strada che dal torrente Stura portava, e conduce tuttora, al centro abitato di Nole; per questo motivo era un tratto molto frequentato e i nolesi erano particolarmente legati a quell’edicola votiva. Da allora i nolesi non hanno mai smesso di venerare il santo martire, costruendo dapprima una piccola cappella e successivamente ampliandola, con l’aggiunta di affreschi sei e settecenteschi e con l’offerta di numerosi quadri ex voto in ringraziamento al santo per le grazie ricevute. Il santuario – ultimato intorno alla metà dell’Ottocento e recentemente oggetto di una campagna di restauri molto accurata – ogni anno durante la festa, il 15 giugno, ospita moltissimi bambini, che vengono affidati al martire Vito, protettore dei giovani. Festeggiamenti molto partecipati, da tutto il territorio, fanno da corona agli appuntamenti religiosi che costellano le prime due settimane di giugno: la novena, la processione e l’affidamento dei bambini nati nell’anno.
Tradizioni e sapori nolesi
Gia nel corso del XIX secolo e fino alla metà del XX, Nole fu conosciuta anche per una importante e fiorente attività artigianale: la fabbricazione dei “foët” (fruste). Ancora oggi il foët è il simbolo del paese e rappresenta la sua storia manifatturiera.
Nel territorio nolese si possono gustare le tipiche Ofele, cialde di pasta dolce realizzate attraverso la pressione in un ferro (costruito dai maestri artigiani locali) e cotte sul fuoco, caratterizzate da una notevole quantità di varianti, in base alle ricette custodite gelosamente dalle massaie nolesi. Durante la festa di San Vito, sono realizzate dal panificio nolese La Madia di Bergagna.
Anche i salami di turgia (mucca vecchia) rappresentano una tipicità del territorio, che si sposa bene con la cultura contadina e frugale di un tempo: sapori riscoperti grazie alla ricerca e all’abilità di cuochi e macellai che li hanno reinventati in nuove ricette.
L’offerta dei sapori si completa con i “torcetti di Lanzo”, prodotti presso il forno del Mulin ‘d Barot, nella cittadina di Lanzo, a poca distanza da Nole: biscotti secchi cotti al forno e guarniti di zucchero caramellato.